Ogni lamentela è un canto di sconfitta,  più ti lamenti più stringi il legame con l’oggetto del tuo lamento. È  proprio con il lamento che nutri un’energia di basso livello rimanendo così nella prigione della scarsità.

Gli altri sono uno specchio generoso, ti specchiano le tue ombre, il tuo lato oscuro, le tue paure e i tuoi bisogni. Quei bisogni non riconosciuti che neanche a te stesso confessi.

Lascia che il cavallo domi la tua personalità ed incontri la tua anima, come un grande saggio lui comunica con la nostra essenza. Quella parte profonda e immutabile di noi che tutto abbraccia.

Il branco rappresenta la storia del tuo sistema familiare, che cosa vuole manifestarti in questo momento della tua vita?  Entra nello spazio portando presenza e  intenzione. Non so ciò che accadrà, ma so che sarà la cosa perfetta per te.
Nello spazio dei cavalli si crea un campo morfico, un campo di informazione, una sorta di “Campo di Coscienza condiviso” che va ad agire sulla creazione della realtà individuale.

L’esperienza che vivrai è un viaggio, un viaggio dentro per incontrare se stessi in uno spazio di amore e consapevolezza. Incontrare il Tao è camminare la propria Via, è il cammino interiore attraverso cui ognuno può ritrovare se stesso e ciò che era all’origine.

È necessario riconoscere e accogliere i propri bisogni più profondi, quei bisogni che neanche a noi stessi confidiamo.

UNICO IN ITALIA a rilasciare la certificazione 
di professione 
“Operatore Olistico specializzato in equiterapia“. Carl Gustav Jung diceva che il “terapeuta può guarire gli altri nella misura in cui è ferito egli stesso”.

Un buon terapeuta è colui/lei che è entrato in contatto con la propria sofferenza e che ci ha “fatto i conti”, che l’ha affrontata, l’ha integrata, e da questa ferita ha trovato la via per prendere contatto con le ferite altrui.